Le vignette, cioè i singoli disegni, che possono avere un bordo o non averlo, stare in un riquadro o meno, ecc. Le vignette spesso hanno delle linee di movimento, che caratterizzano lo stile di disegno del fumetto. Tra queste troviamo dei brevi spazi bianchi (chiamati anche closure) che sono l’anima e l’essenzialità di un fumetto, caratteristica che lo contraddistingue dalle illustrazioni e dal cinema e dona alle sequenze l’interpretazione del lettore. Perché è proprio la parte che non vediamo a connettere e dare significato alle immagini.
I balloon, cioè i “fumetti” che indicano le parole dette, pensate, urlate, sussurrate, ecc., dai personaggi.
Le didascalie, cioè i brevi pezzi di narrazione inseriti in riquadri autonomi dentro o tra le vignette.
Le onomatopee, cioè la resa grafica di suoni e rumori e le linee cinetiche, cioè quel tratto disegnato che sottolinea un movimento e ne indica la direzione.
La tavola, solitamente chiamata la “pagina” che contiene una disposizione spaziale significativa delle