Da cento a uno

C’era una volta una bambina di nome Aurora che voleva festeggiare il suo compleanno.
Viveva in una grande casa con piscina e parco annesso.
La mamma di Aurora le aveva permesso di organizzare una festa a patto che la bambina non invitasse più di venti persone.
Aurora aveva almeno cento amici e pertanto ignorò le indicazioni della mamma. Decise quindi di recarsi di persona a casa di ognuno per comunicare l’invito ma si dimenticò di andare dalla sua migliore amica Zeroveffa.
Quando Zeroveffa scoprì di non essere fra gli invitati avvisò la mamma di Aurora che la loro figlia aveva invitato ben cento persone al compleanno.
La mamma decise di mettere in atto una punizione esemplare: parlò con tutti gli invitati e li costrinse a non presentarsi il giorno della festa.
Il giorno della festa Aurora era emozionatissima: si era comprata un vestito elegante e aveva imbandito la tavola con ogni prelibatezza. C’era anche un mago vero!
Alle quattro di pomeriggio era sulla porta ad attendere gli ospiti. Passarono due ore e non arrivò nessuno. Aurora era sempre più sconsolata. Quando stava ormai per andarsene vide in lontananza un monopattino elettrico guidato da Zeroveffa.
La sua amica, con i capelli rosso fuoco, venne verso di lei e Aurora capì subito il suo errore: non l’aveva invitata!
Zeroveffa finse di passare di lì per caso e chiese ad Aurora che cosa stava facendo così ben vestita e con la tavola imbandita.
Aurora disse che quel giorno era il suo compleanno.
Zeroveffa stizzita rispose che lo sapeva benissimo!
Le due amiche si misero a litigare e Zeroveffa, non riuscendo a contenere la sua rabbia, spinse Aurora in piscina.
Il mago vide questa scena ed intervenne con la sua bacchetta: trasportò Aurora fuori dalla piscina e con un incantesimo le asciugò il vestito.
Aurora comprese le motivazioni della sua amica e la perdonò.
La madre, che nel frattempo aveva osservato tutto dal balcone della grande casa, decise di permettere ad Aurora di fare la festa con Zeroveffa e il mago.
Zeroveffa e Aurora videochiamarono tutti e cento gli invitati e fecero festa con loro a distanza.
La festa durò fino alle cinque di mattina e il giorno dopo Zeroveffa regalò un vestito ancora più bello ad Aurora, per farsi perdonare.
E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI

La fiaba della VA